mercoledì 26 novembre 2008

Proposta di costruzione di uno "Spaccio Territoriale"

All’attenzione del Sig. Sindaco Nicola Pollari
e.p.c. all’assessore Sig.ra Rosa Perrone
e all’assessore Sig. Giulio Capozzolo

I proponenti

Siamo un gruppo di persone di sinistra cha da Giugno di quest’anno, una volta la settimana, siamo impegnati nella costruzione di una “mappa dei problemi” della popolazione di Venaria che alla fine dell’anno si tradurrà in una “piattaforma sociale” da presentare all’attuale amministrazione.

Alla fine di Giugno abbiamo presentato il programma della ricerca-intervento in una manifestazione pubblica in cui Lei sig. Sindaco è stato presente e ha voluto intervenire.


Criticità rilevate

Da dati da noi raccolti nel Piano del CISSA di Pianezza del 2006-2008, ne viene che alla data del 2002 ben il 34% della popolazione di Venaria guadagna meno di 15.000 €/anno. Siamo ormai al 4% sul’inflazione e al 6% sui generi alimentari. Da alcuni anni si parla sempre della 4° settimana (della difficoltà di chiudere il mese da parte di parecchie famiglie). Il costo del petrolio è in aumento e con esso si dà sempre il via ad aumenti generalizzati sulle tariffe e sulle bollette. La crisi finanziaria, economica ormai è un dato drammatico che investe i ceti meno abbienti e tutta la società civile.

Per questo riteniamo necessario fornire un progetto che funga da “paracadute sociale” a questa amministrazione proponendo la sperimentazione di uno “Spaccio Territoriale” aperto a tutti i cittadini, promosso dal Comune.

Riteniamo inoltre che la crisi economica nella quale la società si sta addentrando (siamo solo agli inizi), necessiti interventi radicali volti ad elaborare, tutti insieme, un nuovo tipo di sistema economico che preveda politiche di lungo periodo a tutela della cittadinanza sempre più esposta al malanno generato dal sistema socio-economico vigente.

Obiettivi

Socio-assistenziali: Tutela del potere di acquisto delle fasce deboli della società.
Ambientali: Riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica;
Risparmio energetico relativo alla diminuzione delle distanze che percorrono le merci .
Culturali: Aumento della consapevolezza riguardo all’importanza di consumare e agire nel rispetto verso gli altri e verso l’ambiente. Imparare a conoscere i prodotti e ricercare la massimizzazione qualitativa di essi.

Possibili ricadute

  • Risparmio energetico relativo alla minore produzione di imballaggi;
  • Aumento della domanda di prodotti locali con conseguente aumento dell’occupazione locale;
  • Contribuzione alla diminuzione delle emissioni di Co2;
  • Diminuzione dei costi derivanti dalla raccolta rifiuti;
  • Minore emissione di polveri sottili (PM10).

Competenze

  • Il comune che promuove l’iniziativa e che si fa carico del “piano di fattibilità” (in pratica della simulazione concreta dell’attività dello Spaccio);
  • Le Associazioni cittadine di volontariato laico e religioso che decideranno di collaborare si faranno carico della gestione operativa dello spaccio (recupero, sistemazione, vendita dei prodotti);
  • Un “professionista” che avrà in carico la gestione operativa e amministrativa dello spaccio. Tale professionista siamo ad indicare deve essere trovato nel mondo delle professioni a ridosso delle attività di supermercati (es. nella Lega delle Cooperative) per avere dei contributi concreti nella fase di definizione del “piano di fattibilità” e in seguito nella fase di gestione dello spaccio.
  • Il “gruppo Inchiesta” si occuperà di affiancare e collaborare con l’amministrazione al fine di ottimizzare la riuscita di tale progetto.

Il progetto proposto

Il progetto complessivo comporta la realizzazione di uno “Spaccio Territoriale” che consiste in uno spazio messo a disposizione dal comune alle associazioni, uno spazio contenente prodotti di prima necessività da cedere o da vendere a prezzi non legati alla logica del mercato e quindi di basso livello di prezzo combinati a prodotti di buona qualità.

La difficoltà consiste nel combinare i due fattori, bassi prezzi e qualità dei prodotti, ottenibili attraverso un processo di concertazione che metta a confronto i produttori (e le associazioni che li rappresentano) con le associazioni più vicine ai cittadini facenti parte della “fascia debole” della società.

Lo “Spaccio Territoriale” va ad integrare e ampliare il progetto provinciale “Fragili Orizzonti” ( http://www.provincia.to.it/sportellosociale/vulpov ) un progetto complessivo che si occupa di tutelare la cittadinanza a partire dalle fasce più deboli attraverso politiche del lavoro, abitative, del consumo e del risparmio.


Fattibilità del progetto

La fattibilità tecnico-realizzativa, in base alle norme vigenti, del progetto resta ad appannaggio dell’amministrazione pubblica che si può avvalere della collaborazione del “gruppo inchiesta” qualora lo ritenga necessario.

Problemi aperti

  • La sede fisica dello spaccio;
  • La sistemazione a norma di legge dello del locale adibito a spaccio territoriale;
  • I giorni di apertura dello spaccio (es. 3 giorni la settimana: Martedì, Giovedì, Sabato) – relativa campagna pubblicitaria per lo Spaccio;
  • Contattare i produttori di generi alimentari di prima necessità (privilegiando i produttori locali). Quali prodotti in vendita: quelli di prima necessità – all’inizio i non deperibili, se la cosa funziona la frutta e la verdura di stagione (ovviamente privilegiando i produttori locali);
  • Prodotti con poco imballaggio;
  • La gestione dello spaccio: una cooperativa ad oc?
  • La sede dello spaccio deve essere una struttura “aperta”: alla costituzione di GAS e GAC (Gruppi di Acquisto Solidale e Collettivo) – al Last Minute Market – a campagne di vendita della Associazioni di contadini – all’acquisto di partite di alimenti da parte di organizzazioni laiche e religiose, ecc.
  • Consegna della spesa a domicilio per gli anziani e i non autosufficienti.
  • I tempi di realizzazione
  • A titolo indicativo siamo a suggerire l’apertura dello Spaccio la primavera del 2009. Per la fine del corrente anno la stesura del “piano di fattibilità”.

Certi di una sua particolare attenzione e in attesa di un positivo riscontro, voglia gradire i nostri più distinti saluti.
Il coordinatore del gruppo inchiesta
Gianni Marchetto

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